Il primo evento organizzato dal MAGMAX fuori dalle proprie mura si è celebrato nell’Aula Magna del polo universitario di ASTISS durante la mattinata del 1 dicembre 2021, registrando una buona l’affluenza di pubblico nonostante il giorno lavorativo e il freddo polare. L’organizzazione è stata perfetta e i relatori…pure! Il presidente dell’ASTISS, Mario Sacco, ha introdotto il convegno e ha dimostrato di apprezzare l’iniziativa elogiando il MAGMAX. Francesco Scalfari, direttore di ASTISS, ha presentato i relatori e, in qualità di padrone di casa, ha condotto egregiamente il succedersi degli interventi e la sessione finale di domande aperte da parte del pubblico.
Il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ha aperto i lavori con un’interessante relazione sulla collaborazione tra il Politecnico torinese e la sede uzbeka di Tashkent fondata nel 2009 con le velleità che sta tuttora dimostrando e cioè di potenziare ed ampliare le collaborazioni tra i due poli universitari in termini di ricerca e sviluppo industriale. D’altra parte il denominatore comune del suo intervento e di quelli che seguiranno è proprio il concetto degli “scambi” lungo la Via della Seta: dall’economico-commerciale al tecnico-scientifico.
La presentazione di Antonella Alotto, titolare del marchio tessile Beltepà e di suo marito, Andrea De Marchi, già pro-rettore del Politaecnico a Tashkent, ha rivelato tutta la suggestione e il fascino della storia dell’Uzbekistan e del suo prodotto senza dubbio più pregiato e cioè i tessuti in seta e cotone che rappresentano nota di colore e fondamento di collaborazione umanitaria con le donne uzbeke artefici di un artigianato che sconfina assolutamente nell’arte. A suggello dell’inquadramento socio-economico, Francesco Scalfari, direttore di ASTISS, ha offerto una conversazione davvero stimolante sugli aspetti antropologici della Via della Seta e dei suoi valori culturali e interdisciplinari legati al fenomeno dei popoli in viaggio.
Si è quindi creata la giusta premessa per introdurre la relazione di Massimo Umberto Tomalino, ideatore del MAGMAX, che ha narrato la storia della porcellana e del vetro enfatizzando la comunanza della loro natura tecnico-scientifica e soprattutto il fatto di essere stati materiali creati, rispettivamente, la prima in Oriente e il secondo in Occidente e di conseguenza “scambiati” lungo la Via della Seta. Gli aspetti più squisitamente tecnici legati alla fabbricazione della porcellana e del vetro, culminati nella realizzazione industriale attuale dei materiali vetro-ceramici, sono stati trattati con magistrale perizia didattica da Dilshat Tulyaganov, direttore del dipartimento di Scienze del Politecnico di Tashkent e personaggio di caratura scientifica internazionale al quale è stato dedicato il convegno in occasione della sua gradita visita al Politecnico e al MAGMAX.
Il successivo intervento di Francesco Baino, professore associato del Politecnico di Torino, ha degnamente concluso il convegno con una straordinaria carrellata di risultati raggiunti e di progetti in corso relativi agli impieghi attuali e alle ricerche future sulle molteplici applicazioni, soprattutto in ambito biomedico, dei materiali vetro-ceramici.
Con grande piacere, il convegno si è protratto ancora a lungo per soddisfare le numerose domande giunte dal pubblico in sala, estremamente interessato e partecipe durante il corso di tutte le relazioni. La conclusione forse scontata da parte di chi ha vissuto il convegno in prima persona è che il convegno nella sua totalità ha ottenuto pieno successo. Meno scontato e quindi ancor più sentito è l’enorme apprezzamento da parte di tutti i relatori per gli studenti della sezione 1D del Liceo Artistico di Asti che hanno dato prova di grande maturità, ascoltando con intenso interesse e formulando numerose domande, alcune delle quali veramente intriganti e che avrebbero meritato un dibattito più approfondito. Naturalmente, parte importante del comportamento positivo dei ragazzi è merito dei loro insegnanti accompagnatori. Di contro, l’unica nota stonata del convegno è stata la rumorosa assenza di tutti quegli studenti, in particolare degli ultimi anni delle Scuole medie superiori, Licei in primis, che non hanno potuto sfruttare la possibilità di ricevere importanti stimoli culturali e interdisciplinari concentrati in poche ore, oltre ad aver perso un’occasione imperdibile per avere utili informazioni sulla loro scelta universitaria futura.
Evidentemente, i responsabili della loro assenza non ritengono che sia così importante la lezione di vita ricevuta dall’umanità attraverso la Via della Seta.